Un'offensiva hacker "di dimensioni senza
precedenti" e sulla quale "sarà necessaria una complessa investigazione
internazionale per identificare i responsabili". Così l'Europol
sull'attacco cybernetico, con richiesta di 'riscatto' in Bitcoin,
lanciato ieri su scala mondiale e che ha colpito 99 Paesi mandando in
tilt migliaia di computer.
È la più grande epidemia del virus ransomware nella storia. Registrati
nel mondo già 75mila attacchi di malware WanaCrypt0r 2.0 (anche chiamato
WannaCry, ndr), virus trasmesso via-email che blocca i file di un
computer tenendoli in ostaggio fino a quando non si paga un riscatto.
Secondo l'esperto di cybersicurity Jakub Kroustek l'offensiva è stata
diretta "soprattutto a Russia, Ucraina e Taiwan".
Nel caos molte strutture pubbliche e private. La Renault ha dovuto
fermare la produzione nei suoi stabilimenti in Francia per impedire il
diffondersi del virus (tra i siti principali dove le catene di montaggio
sono ferme, quello di Sandouville in Normandia, secondo fonti
sindacali).
In Gran Bretagna, migliaia di operazioni sono state annullate, servizi
sospesi, ambulanze dirottate verso indirizzi sbagliati, dati personali
dei pazienti non consultabili dai medici.
Il sistema sanitario
britannico è stato la vittima più vistosa dell'attacco hacker globale ed
è stato colpito a largo raggio: almeno 45 strutture locali, tra cui
ospedali, servizi di ambulanze, centri di salute mentali. A quanto
riferisce il Ministero dell'Interno ora tutte le infrastrutture hanno
ricominciato a funzionare regolarmente.
In Germania l'attacco cybernetico ha colpito la compagnia ferroviaria
Deutsche Bahn (DB). Problemi sono stati riscontrati nei pannelli
informativi per i passeggeri, senza però che si siano verificate
difficoltà per il traffico. Secondo il ministero dell'Interno tedesco
l'attacco non ha avuto invece conseguenze sulla rete informatica
governativa, "dimostrando l'efficienza del sistema di protezione".
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